Zona A IV Circoscrizione, un evento sui mali della Giustizia La profonda crisi di rapporti tra i cittadini e una giustizia anacronistica nonostante le continue riforme è il tema che ha animato un evento organizzato dalla Zona A della IV Circoscrizione del Distretto Lions 108A, grazie al supporto dei Clubs di riferimento. L’occasione è stata la presentazione dell’ultimo lavoro editoriale del Prof. Avv. Gerardo Villanacci ‘Giustizia cinica’. Contraddizioni, stereotipi e problemi del sistema giudiziario italiano’. Una gradevole serata in riva al mare, al Cala Maretto di Civitanova Marche,cui hanno aderitocirca 200 partecipanti, tra soci e ospiti, oltre al Governatore del Distretto108A, Avv. Francesca Ramicone, al Presidente del Tribunale di Macerata Dott. Paolo Vadalà e Autorità civili e miliari, aperta dal Sindaco di Civitanova Marche, Dott. Fabrizio Ciarapica, e, a seguire,dall’introduzione del Presidente di Zona A,Valerio Vagnozzi, che ha evidenziato come la grande partecipazione palesi l’esigenza di appartenere ad un gruppo,di sentirsi interessati ad ascoltare voci diverse, di essere partecipi e di riscoprire i punti di riferimento valoriali della nostra Associazione.Importante la presenza dei relatori i cui interventi sono stati moderatidal giornalista RAI, Giancarlo Trapanese, che è riuscito a creare intorno al libro, fin dalle prime battute, un fermento che è stato un crescendo, grazie agli interventi che si sono succeduti tant’è che non è stato un momento per convincere gli intervenuti all’acquisto del libro, ma è stata l’occasione per raccontare tutto quello che si trova intorno e dentro al libro stesso.Parte da qui, ben proposto, il viaggio del Prof. Gerardo Villanacci nel presentare il suo libro,‘Giustizia cinica’ che trova le basi nella questione ‘Giustizia come un malato al collasso? Nonostante le numerose riforme non si avvertono segni di miglioramento’. L’esposizione dell’autore attraverso esempi concreti mette a nudo le storture di un sistema giudiziario ormai percepito come inadeguato, sistema che dovrebbe essere oggetto di un profondo cambiamento strutturale e culturale. ‘È questo ciò che necessita per un’auspicabile umanizzazione della Giustizia. Perché? Perché è diffuso il timore che un procedimento giudiziario possa rappresentare, per chi lo subisce e per tutte le persone ad esse legate, un dramma. Le riforme? Promesse mancate. Mancanza di risorse? Le risorse ci sono, eccome! Manca la certezza di una linearità decisionale nelle controversie giudiziarie. Su una stessa questione giudici diversi decidono in maniera discordante e ciò va a favore delfurbetto che fa conto sul surplus legislativo’. Da qui alla richiesta di piena e completa trasparenza dei rapporti tra il Cittadino e l’Istituzione amministrativa e di garanzia il passo è breve. Ed è quanto proposto dal Dott. Giuseppe De Rosa, Presidente di sezione della Corte dei Conti, che, facendo riferimento all’attuale momento, dove alla crisi economica si accompagna l’emersione di un crescente e allarmante disagio sociale, auspica e reputa oltremodo necessario che si addivenga ad una migliore efficienza della gestione della Giustizia, perché questa condiziona la libertà e i diritti dei cittadini. ‘Libertà e diritti che sono alla base di uno Stato democratico’, esordisce il Prof. Carlo Carboni, professore ordinario di Sociologia economica all’Università Politecnica Marche, che indica questa crisi come responsabile dell’aumento delle disuguaglianze sociali,‘Stato democratico che deve far leva sul recupero dei valori chiave, quali, in primis, la ricostruzione e il rafforzamento del rapporto di fiducia tra il Cittadino e la Pubblica Amministrazione’. È questo che consente al Dott. Stefano Jacovacci, già Presidente di sezione di Corte di Appello, di intervenire sulla crisi di fiducia tra Cittadini e Giustizia, crisi gravissima dovuta all’inefficacia dei risultati e agli intollerabili ritardi nell’amministrare la Giustizia, oltre al fatto che tali evidenze, ‘ingiuste’ per definizione, nuocciono proprio a quei soggetti che la Giustizia dovrebbe tutelare e creano grande nocumento all’economia nazionale e al contesto sociale. ‘Non si rispettano le regole, le prerogative e soprattutto le Persone’, aggiunge anche delle considerazioni ben apprezzate e condivise dalla platea. ‘Necessita riflettere sulla causa della crisi dell’amministrazione della giustizia in Italia e sui possibili rimedi – dice Iacovacci – L’ingiustizia dovuta all’inefficacia nell’operare e dell’inefficienza nei risultati dell’amministrazione della giustizia costituisce un “bonus”per chi detiene il potere e fruisce del privilegio, e questo a danno della collettività. Per evitare che l’amministrazione della giustizia si accanisca sui deboli, lasciando indenni i potenti, dobbiamo maggiormente puntare sulla consapevolezza di ciò.’ Il Governatore distrettuale Francesca Ramicone rileva che siffatti ed apprezzati eventi, così partecipati, contribuiscono a rafforzare la Cittadinanza attiva della nostra Associazione, promuovendo sia il dibattito su questioni di interesse pubblico che principi di buon governo ed ha evidenziato come, nel caso della giustizia, sia presente tra i cittadini una fascia di scontenti ormai sempre più rumorosa. Dunque, grazie alle autentiche fonti, dati e informazioni espresse e partecipate dai Relatori, è stato possibile avvicinarsi ai mali e alle distorsioni del sistema giudiziario, che spesso vede l’informazione in prima linea nella denuncia di scarsa convergenza tra i Cittadini e addetti ai lavori.



